Milano, anche lo shopping è accessibile

Milano fa un importante passo avanti verso una piena accessibilità e una migliore fruibilità della città per le persone con disabilità. Entro un anno dall'entrata in vigore del nuovo regolamento edilizio (ora all'esame della commissione Urbanistica) tutti gli esercizi commerciali dovranno dotarsi "di una pedana mobile, meccanica o di un'altra soluzione per l'accesso delle persone con disabilità – spiega il vicesindaco, con delega all'urbanistica, Ada Lucia De Cesaris -. E di un pulsante di chiamata dall'esterno".
Per il vicesindaco "una questione di civiltà". Per Marco Rasconi, presidente di Ledha Milano "è una bellissima iniziativa, nata da un'iniziativa diretta del Comune". Una soluzione semplice che permette di aprire (letteralmente) tante porte. "In questo modo si risolve un problema che impedisce a tanti milanesi di vivere la città – conclude Rasconi -. Chi ha già un buon livello di autonomia si godrà al meglio la città. Mentre chi fatica a uscire di casa non avrà più scuse". L'obbligo riguarda "tutte le attività di tipo commerciale, ricettivo, culturale, sportivo e per lo spettacolo, aperte al pubblico che non presentino un ingresso accessibile".

In base all'attuale normativa sulle barriere architettoniche (legge 13/89) i privati sono tenuti a intervenire sull'accessibilità dei locali solo in caso di lavori di ristrutturazione. Ma anche chi non ha intenzione di ammodernare il negozio ha un anno di tempo per installare un campanello esterno e dotarsi di una pedana rimovibile. Che permetta alle persone con disabilità di accedere senza problemi in tutti quei negozi di abbigliamento, bar, ristoranti, librerie e farmacie che oggi sono off limits.

"Non basta dire 'sono a posto con la normativa e avere un bel bagno accessibile. E' tempo di superare questa logica", commenta l'architetto Giovanni Del Zanna, esperto di accessibilità, che ha collaborato con il Comune di Milano per la scrittura di questo regolamento. "Un provvedimento di questo tipo è un messaggio importante, un vero e proprio un salto di qualità – commenta-. Spinge avere un approccio positivo e propositivo per migliorare l'accessibilità degli spazi pubblici. Senza limitarsi all'applicazione formale di una norma".

Altri articoli

Effettua il login come Associazione
per entrare nell' Area Riservata