Si è parlato del percorso intrapreso da Ledha in questi anni per arrivare alla costituzione dell'attuale assetto in un'ottica di adeguamento alle mutate condizioni regionali di welfare.
La nascita di un nuovo assetto organizzativo di Ledha è la risposta di adeguamento ai tempi che viviamo, per meglio rappresentare le persone con disabilità in ogni campo e a tutti i livelli.
Ledha Milano è così l'essenza di questo cambiamento, il nuovo soggetto a cui è demandato il compito di condurre il dialogo a livello cittadino con tutte le istituzioni, il Comune di Milano la Asl della città di Milano, gli uffici di piano il Difensore civico perché insieme si possano trovare e dare delle risposte concrete alle persone, nel rispetto dei loro diritti ispirandosi non solo alla nostra Costituzione, ma anche alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, alla Dichiarazione di Madrid sulla non discriminazione delle persone con disabilità e alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Magistralmente, come sempre, il moderatore Franco Bomprezzi ha condotto relatori e pubblico attraverso un excursus temporale che ha ricalcato le tappe fondamentali di Ledha da un'intuizione geniale iniziata 30 anni fa fino alla realtà regionale e milanese di oggi, esempio per molte altre, mettendo in luce come questo momento storico sancisca l'arrivo e la partenza verso nuovi traguardi con nuovi percorsi.
Il Presidente di Ledha Regionale, Fulvio Santagostini ha praticamente passato il testimone a Marco Rasconi, primo Presidente di Ledha Milano e Presidente di una delle associazioni aderenti a Ledha Milano, la UILDM Milano, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, con il monito di ben presidiare il territorio e continuare nel fondamentale nonché faticoso lavoro di aggregazione e dialogo interassociativo per avere sempre più forza e impatto con gli interlocutori istituzionali a livello di rappresentanza su tutti i fronti.
Rete, partecipazione, comprensione, ascolto, integrazione, inclusione: queste le parole chiave dell'incontro, perché diritti e doveri passino dalle persone alle cose.
I temi e le problematiche sono tante, da un osservatorio, alla mobilità e accessibilità non ancora del tutto adeguata in una città che si prepara all'Expo, a servizi mirati da implementare, alla scuola, al lavoro, alla residenzialità, al durante e al dopo-di-noi: in una "trasversalità progettuale che tenga al centro di tutto sempre la persona".
Un lavoro di coinvolgimento interassociativo sarà primario per permettere un dialogo possibile e mettere a disposizione e a frutto l'enorme competenza e il grande patrimonio delle associazioni, portatrici di bisogni, competenze e risposte.
Ledha Milano è un'opportunità di crescita, di cambiamento anche culturale, con il compito di fare capire come ci si può muovere e come si può cambiare rendendo normalità tutte le situazioni che ancora a norma non sono, lavorando insieme, non solo in termini di accessibilità e barriere architettoniche, ma in senso più ampio, su tutti i fronti.
Una città per tutti, ecco la sfida di Ledha Milano e di Milano, per una qualità della vita dove la solidarietà delle persone è ben radicata e capace di rispondere con immediatezza e incisività con soluzioni attive e propositive ma che da sola non può ce la può fare.
Già molte cose sono in pista, in collaborazione tra le parti, ma tanto ancora deve essere fatto e l'auspicio è che Ledha Milano riesca a tenere sempre tutti intorno ad un tavolo per dare in minor tempo e con minor impatto economico le risposte valide che i cittadini attendono.
L'Assessore alla Salute del comune di Milano presente, testimone anche lui di questo momento storico, ha colto la sfida, ha raccolto la richiesta di collaborazione e dialogo, e fino a fine mandato ha assicurato il suo impegno ribadendo quanto la situazione economica incida sulle possibili azioni da intraprendere.
Ma il sistema va avanti, e la vita con i suoi bisogni e le sue peculiarità non si ferma a fine di nessun mandato legislativo, e il dovere delle associazioni è quello di vigilare e lavorare progettualmente affinché le cose continuino con il monito per le istituzioni di non bloccare ciò che è stato faticosamente raggiunto, ma di permettere quella continuità che per alcune situazioni, se non tutte, è basilare per la vita.
Quindi, Ledha Milano, buon lavoro, tra le associazioni a rendere più forte e più ampia la tua rete interna, e con le istituzioni perchè la tua voce fatta di tutte le tue realtà sia sempre più incisiva: " Ledha Milano, la punta di un iceberg- come l'ha definita il suo presidente- di tutte le realtà associative sul territorio".