LA RIPRESA DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE NELL’ANNO SCOLASTICO 2020-2021 IN LOMBARDIA:

Nel corso di questa anomala estate, contrassegnata all’inizio da un allentamento della pandemia da Covid 19 e in questi ultimi giorni da una preoccupante recrudescenza della diffusione virale, siamo stati invitati dall’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia , come Gruppo Scuola della LEDHA,  articolazione regionale della  FISH, a partecipare al Tavolo permanente e ai Sotto-tavoli tematici sulle modalità di ripresa delle attività didattiche nelle scuole della Lombardia per il prossimo anno scolastico 2020-2021.

Tra luglio e agosto si sono svolti 7 incontri a distanza, il secondo dei quali con la presenza in sincrono della ministra Azzolina. Come Gruppo Scuola della LEDHA abbiamo deliberatamente scelto di partecipare a tutti gli incontri in programma, non solo all’incontro specifico sulla disabilità, proprio per mettere in luce la trasversalità del tema che ci riguarda: organizzazione del personale scolastico, ordinamenti e didattica, organizzazione dei trasporti, allestimento degli spazi e tipologia degli arredi sono argomenti che ci vedono interessate come persone che rivendicano il diritto di appartenenza e inclusione sociale in tutti gli ambiti e a tutti i livelli e rifiutano di essere rinchiuse in recinti per gli addetti ai lavori.

Nel corso di tutti gli appuntamenti abbiamo presentato di volta in volta i nostri obiettivi irrinunciabili ai Dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale, ai rappresentanti degli Assessorati di Regione Lombardia, ai delegati regionali dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia e dell’Unione delle Province d’Italia, ai Rappresentanti regionali degli Enti del Terzo Settore, delle Scuole Paritarie, dei Rappresentanti dei Genitori e degli Studenti, ovvero:

– garanzia di frequenza nel rispetto di tutte le misure di sicurezza e priorità della didattica in presenza per gli alunni con disabilità, soprattutto quelli con disabilità intellettiva e del neurosviluppo, che hanno sofferto più degli altri il confinamento tra le mura di casa durante la chiusura delle scuole; nel caso di previsione di turni di frequenza per fasce orarie, garanzia del loro inserimento nella medesima fascia oraria per coniugare tale frequenza con altri interventi, ad esempio riabilitativi, predisposti per la loro presa in carico globale;

– vigilanza affinché le necessarie misure di distanziamento interpersonale e l’utilizzo dei DPI non divengano alibi per un allontanamento degli alunni con disabilità dalla classe  e non si prevedano più luoghi  riservati solo all’alunno disabile come classi, aule e laboratori di sostegno, troppo simili alle classi differenziali di triste memoria, ma si progettino luoghi accessibili e arredi fruibili a tutti secondo i criteri dell’universal design;

– garanzia che sin dal primo giorno di scuola vengano assicurati all’alunno con disabilità tutti i sostegni (insegnante di sostegno, assistente educativo, assistente all'autonomia e alla comunicazione, assistente di base, trasporto) e le risorse necessari per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici indicati nel suo PEI;

– continuità di tutte le figure di supporto all’alunno con disabilità (insegnanti di sostegno, assistenti di base, educatori, assistenti all’autonomia e alla comunicazione), sollecitando l’attuazione del Regolamento (di cui all’art. 14 del D.Lgs. 66/2017) che prevede il rinnovo da parte dei Dirigenti Scolastici del contratto a tempo determinato per i docenti  specializzati precari che hanno favorito nell’anno scolastico precedente il processo inclusivo dell’alunno con disabilità e instaurando meccanismi premiali per i docenti di ruolo, che accettano di prolungare la loro permanenza su cattedra di sostegno a fianco dell’alunno loro assegnato oltre i cinque anni;

– partecipazione degli alunni con disabilità, compresi quelli con PEI differenziato, ai corsi di apprendimento individualizzato e di integrazione degli apprendimenti  (previsti dall’art.6 dell’O.M.11/2020) all’inizio dell’anno, nel caso in cui a causa della pandemia non si siano potute svolgere attività didattiche previste dalla programmazione di classe e dalla verifica finale dei loro PEI ad opera del Gruppo di Lavoro Operativo a fine dell’anno scolastico 2019-2020 sia stato evidenziato il mancato raggiungimento di importanti obiettivi educativo-didattici;

– attuazione all’inizio dell’anno scolastico di percorsi di “avvicinamento” e “allenamento” degli alunni, disabili e non, all’utilizzo dei dispositivi di protezione, alle misure di distanziamento interpersonale, di igiene personale e ambientale e alle nuove regole sociali a scuola;

– costruzione di un PEI che si saldi con il Progetto Individuale di vita, di cui all’art. 14 della legge 328/2000, costruendo delle competenze sperimentabili, già durante la fase scolastica, nei contesti di alternanza scuola/lavoro, scuola/servizi,/scuola/territori, scuola/comunità;

– prestare massima attenzione a migliorare l’accessibilità dell’ambiente scolastico (spazi, arredi, attrezzature, supporti didattici, ecc) e a favorire la comunicazione accessibile tenendo in considerazione le esigenze e caratteristiche di tutti gli studenti a partire da quelli con disabilità;

– promozione di un maggiore coinvolgimento e di una maggiore corresponsabilizzazione dei genitori degli alunni con disabilità nella realizzazione del loro processo di inclusione, sia con la convocazione dei GLI, gruppi di lavoro per l'inclusione, anche con maggior frequenza, sia organizzando incontri aperti a tutti i genitori. La collaborazione con le famiglie è particolarmente importante in questo periodo per definire le strategie per superare le nuove barriere che la pandemia ha imposto.

In questa prospettiva abbiamo accolto con favore la proposta formulata dalla referente per l’inclusione dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott.ssa Sala, nell’incontro del tavolo tematico “Supporto alle persone con disabilità e DSA”, tenutosi il 19/8/2020, che la scuola illustri ai genitori il piano dei servizi garantiti nelle prime settimane di avvio delle attività didattiche alla luce delle note ministeriali della ripartenza (“modalità di accoglienza, tempo scuola, quali attività in presenza/attività a distanza, dispositivi di protezione individuale, colloqui con i genitori, CdC/Team dedicati, in modo particolare nel caso di disabilità grave/gravissima; i riferimenti e le figure di sistema a cui indirizzare le necessità inclusive; condividere lo stato di attuazione dei servizi educativi offerti dall’Ente Locale e previsti per la scuola ..”) e venga realizzato un fascicolo di accoglienza per ogni alunno con un profilo di complessità che “individui gli elementi e le iniziative essenziali da sostenere e da precisare, considerando che tutti i passaggi di orientamento/continuità fra i diversi ordini di scuola non si siano potuti realizzare compiutamente nei mesi di sospensione delle attività (importante l’OSSERVAZIONE  e l’ASCOLTO degli alunni con disabilità nelle prime settimane da parte di tutti i docenti)”.

Ci auguriamo che tali strategie siano messe in atto e riescano a rinsaldare la rete di supporto per gli alunni con disabilità, soprattutto per quelli bisognosi di maggior sostegno, che le statistiche ci dicono numericamente in crescita esponenziale anche in Lombardia (16000 su un totale di 44400) e che hanno subito le peggiori conseguenze della sospensione da marzo a giugno delle attività didattiche in presenza.

 

LEDHA Scuola

Donatella Morra, Giovanni Barin, Armando De Salvatore

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