L'assessore Majorino risponde alla lettera aperta di Ledha Milano dichiarando di voler “mantenere come punto di riferimento ai fini dell'attuazione della normativa ISEE per l'accesso ai servizi e prestazione di natura socio assistenziale o socio sanitaria da parte di cittadini con disabilità, la Delibera Regionale 3230 del marzo 2015”.
Una posizione che può essere interpretata come una scelta di comodo – dice Rasconi presidente di Ledha Milano – Ci saremmo aspettati una risposta differente dall'Assessore Majorino. La delibera regionale non costituisce una “regola” ma dà semplicemente una indicazione ai comuni. In ogni tavolo istituzionale abbiamo espresso la nostra posizione che coincide con quella espressa da LEDHA (vd documento del servizio legale LEDHA) ovvero che l'art. 1 del DPCM 159/2013 estende il carattere socio sanitario anche a prestazioni sociali laddove siano inserite in un percorso di natura socio sanitaria. Non basta quindi che Regione Lombardia preveda una quota del fondo sanitario regionale per definire se si debba presentare l'ISEE ristretto o l'ISEE ordinario. Un'occasione perduta per Milano di essere promotrice delle istanze che abbiamo esposto tante volte che potrebbero far cambiare direzione anche a Regione Lombardia nel leggere in modo corretto quanto previsto dal DPCM.
