Elezioni europee, istruzioni per l'uso per le persone con disabilità

Domenica 26 maggio, dalle ore 7 alle ore 23, si vota in tutta Italia per l’elezione del Parlamento europeo. Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del proprio comune, che avranno compiuto il 18mo anno d’età entro il 26 maggio 2019. Ai fini delle votazioni, l’Italia è divisa in cinque circoscrizioni elettorali: la Lombardia rientra nella circoscrizione nord-occidentale (circ I) e si voterà su una scheda di colore grigio. Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda -con l’apposita matita copiativa che viene consegnata al seggio- un segno “X” sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta.
È inoltre possibile (ma non obbligatorio) esprimere da uno a tre voti di preferenza per i candidati compresi nella lista votata. Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso (uomo-donna-uomo oppure donna-uomo-donna), pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza. Sul sito del Parlamento europeo è possibile trovare tutte le istruzioni su come esercitare il proprio diritto di voto.

Le persone con disabilità possono usufruire di una serie di strumenti (voto assistito, trasporto gratuito, accessibilità dei seggi e disponibilità di medici adibiti al rilascio delle certificazioni richieste) per esercitare il proprio diritto al voto. La Legge 104/92 ha tra le sue finalità quella di “garantire il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona con disabilità e promuoverne la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società”.

Accessibilità dei seggi

Gli elettori non deambulanti, iscritti a un seggio elettorale non accessibile possono votare in un’altra sezione del Comune che non presenti barriere architettoniche e che abbia idonee caratteristiche di accessibilità. Per votare, oltre alla tessera elettorale e al documento di identità, è necessario presentare un’attestazione medica di “impossibilità o capacità gravemente ridotta di deambulazione” oppure la copia autenticata della patente di guida speciale.

 Il Comune di Milano ha pubblicato una lista con l'elenco dei seggi accessibili.

Voto assistito

Possono richiedere l’assistenza di un accompagnatore gli elettori:

  • che presentando apposita certificazione sanitaria abbiano ottenuto, da parte del Comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, l’inserimento sulla propria tessera elettorale dell’apposito codice (AVD) che sta per “diritto voto assistito”;
  • che, pur non riportando sulla tessera elettorale il codice AVD, presentino un certificato medico (redatto da un funzionario medico designato dai competenti organi delle unità sanitarie locali) nel quale sia espressamente attestato che l’infermità fisica impedisce loro di esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore.

Nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di una persona con disabilità. Per rendere più agevole l'esercizio del diritto di voto, nei tre giorni precedenti la consultazione elettorale, le unità sanitarie locali garantiscono in ogni Comune la disponibilità di un adeguato numero di medici autorizzati per il rilascio dei certificati di accompagnamento e dell'attestazione medica di cui all'articolo 1 della legge 15 gennaio 1991, n. 15 (art. 29 legge 104/92).

Disabilità intellettiva e psichica

Anche le persone con disabilità intellettiva/psichica, al compimento dei 18 anni, possono esercitare il proprio diritto di voto: si tratta di un “atto personalissimo”, non delegabile ad altri, ed è riconosciuto anche a coloro ai quali è stato assegnato un amministratore di sostegno o che sono stati interdetti (l’art. 11 della Legge n. 180/78, ha abrogato il punto 1, dell'art. 2, del DPR 20 marzo 1967, che precedentemente lo negava). In questi casi non è però concessa la possibilità di ricorrere al voto assistito.

Persone ricoverate

Le persone ricoverate in ospedale o in casa di cura hanno la possibilità di votare all’interno del luogo di ricovero. A tal fine si deve presentare, al sindaco del Comune nelle cui liste elettorali si è iscritti, un’apposita dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. Tale dichiarazione, da inoltrare tramite il direttore amministrativo o il segretario dell’istituto di cura, deve pervenire al Comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione.

Trasporto ai seggi elettorali

I Comuni devono organizzare servizi di trasporto pubblico gratuito (art. 29. della legge 104/92) in modo da facilitare agli elettori con disabilità il raggiungimento del seggio elettorale.
A questo link le informazioni su come richiedere il servizio di trasporto per i residenti nei Comuni di Milano e di Como.

 

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