“Cosa chiediamo al nuovo sindaco”

Garantire un’equa applicazione dell’Isee, migliorare l’accessibilità e la fruizione degli spazi pubblici, spingere sui progetti che portano le persone con disabilità verso la vita indipendente. Sono solo alcuni dei temi che LEDHA Milano pone all’attenzione del futuro sindaco della città di Milano. Una richiesta che il presidente, Marco Rasconi sintetizza in una frase: “Meno solidarietà, più riconoscimento dei diritti. Meno istituzionalizzazione delle persone con disabilità e più progetti di inclusione e Vita indipendente”.

Punto di partenza del documento di LEDHA Milano è il testo della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. In cui si definisce la disabilità come “concetto in evoluzione”. Pertanto, con il mutare della società cambiano anche i bisogni. Di conseguenza anche i servizi si devono adeguare alle nuove esigenze dei cittadini con disabilità. “Vorremmo che l’elezione del nuovo sindaco portasse con se l’attenzione a temi pragmatici come: inclusione, accoglienza, accessibilità, diritti – scrive il presidente Marco Rasconi -. E, soprattutto, la volontà a condividere con le realtà vive della società percorsi comuni, nel rispetto dei reciproci ruoli, per dare vita a una Milano più rispettosa dei reali bisogni dei cittadini”.

Nel dettaglio, sono cinque i temi su cui LEDHA Milano ingaggia il futuro primo cittadino. Temi “dirimenti” per poter cominciare ad affrontare “con il piede giusto” il tema della disabilità.

1. Organizzazione del Comune
Occorre garantire un approccio unitario e trasversale al tema della disabilità, che a oggi è affidato a uffici differenti. Per questo motivo LEDHA Milano chiede che il Comune continui a dotarsi del Tavolo Permanente sulla Disabilità quale luogo di riflessione e confronto sulle politiche per le persone con disabilità. Inoltre si chiede a Palazzo Marino di istituire formalmente la figura del disability manager.

2. Progetto di vita
L’amministrazione uscente ha incrementato le risorse per il sociale e per la disabilità in un momento non facile. Inoltre ha saputo avviare progetti sperimentali per la redifinizione di un sistema di servizi che veda il cittadino con disabilità protagonista del proprio progetto di vita. L’auspicio è che la nuova giunta possa proseguire lungo questa strada

3. Isee
Il rispetto, da parte del Comune di Milano, della normativa vigente in tema di compartecipazione della spesa e, di conseguenza, il rispetto delle numerose sentenze del TAR e del Consiglio di Stato in materia.

4. Accessibilità e fruibilità
Expo è stato un volano eccezionale per la città di Milano che, tra le altre cose, ha permesso di compier importanti passi avanti sia sul tema dell’informazione per le persone con disabilità (Expofacile), sia sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Milano deve proseguire su questa strada. A oggi, infatti, la distanza da colmare tra la realtà e una città pienamente accessibile resta ancora grande e richiede sforzi comuni.

5. Agenzia per la vita indipendente
LEDHA Milano ha assunto l’incarico di avviare un’Agenzia per la vita indipendente presso i locali di Sant’Erlembardo in base agli esiti di importanti progetti realizzati con il Comune di Milano. “Contiamo sull’indispensabile supporto del Comune perché questa investitura possa evolvere verso l’implementazione di una risorsa disponibile per le persone con disabilità”.

“LEDHA Milano è pronta a mettersi in gioco da subito – conclude Marco Rasconi – mettendo a disposizione tutta la sua esperienza e le sue competenze

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