Il mondo della cooperazione sociale e i sindacati hanno organizzato per lunedì pomeriggio un presidio davanti a Palazzo Marino -in concomitanza con il Consiglio Comunale- per chiedere al Comune di “riconoscere il giusto salario a lavoratori e lavoratrici” e di adeguare le rette e le tariffe dei servizi al nuovo Contratto collettivo nazionale (Ccnl) delle cooperative sociali.
Il nuovo contratto è stato approvato e sottoscritto da tutte le organizzazioni che promuovono il presidio in piazza della Scala di lunedì 22 luglio alle ore 16.30 (Legacoop Lombardia, Confcooperative Milano e dei Navigli e Agci Lombardia insieme con Cgil, Cisl e Uil) e prevede un significativo aumento delle retribuzioni, indispensabile per sostenere la dignità del lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori che si occupano dei servizi di cura, a favore delle persone più fragili di questa città, e rendono così possibile parlare di Milano come città “che non lascia indietro nessuno”.
“Il presidio -si legge in una nota congiunta diffusa dalle federazioni e dai sindacati- rappresenta un grido d’allarme e un appello indirizzato all’amministrazione comunale affinché riconosca l’adeguamento di tutte le rette e tariffe alle cooperative sociali, che pur rappresentando il fondamento dell’economia civile di questa città, rischiano di infragilirsi sempre di più”.
Al Comune di Milano si chiede l’adeguamento immediato di tutte le rette e tariffe dei servizi gestiti e co-gestiti dalle organizzazioni del privato sociale, in modo graduale ma corrispondente alle tranche di aumento previste dal Ccnl; risorse per riorganizzare il welfare, senza ridurre i servizi per i cittadini; l’introduzione di principi di equità e redistribuzione della ricchezza nella fiscalità municipale, destinando maggiori fondi al benessere e alla dignità di cittadini e lavoratori; il coinvolgimento della cooperazione sociale e dei sindacati nelle azioni che l’Amministrazione deve intraprendere affinché i governi – regionale e statale – assegnino alle amministrazioni locali più risorse per i servizi
La cooperazione sociale, ricorda il presidente di Legacoop Lombardia,Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia “esprime eccellenze e competenze” ed è quindi necessario riconoscerle “un ruolo chiave anche in termini di coesione sociale, innovazione e risposta ai bisogni delle comunità. Milano si assuma il ruolo di capitale dell’economia sociale di questo Paese, a partire dal riconoscimento di salari equi e giusti ai lavoratori e alle lavoratrici”.
“Sappiamo quante oggi siano le difficoltà che emergono dalla costruzione di un bilancio che deve tener dentro bisogni sempre più emergenti e impellenti, dalla mobilità alla casa, dall’educazione al welfare -ha aggiunto Rossella Sacco, portavoce del Forum Terzo Settore di Milano-. Per questo dichiariamo il nostro sostegno al Comune nella richiesta di maggiori trasferimenti agli Enti Locali, siamo disponibili ad assumerci le nostre responsabilità nel rivedere le priorità e le emergenze, ci sediamo insieme ai tavoli della co-programmazione, provando a mettere a fattor comune le nostre risorse di pensiero, economiche o di investimenti. Tutto questo possiamo farlo a condizione che le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori siano giustamente retribuiti e riconosciuti nelle loro professionalità: non possiamo lasciarli indietro”.