Bonus taxi, ecco come richiederlo

A partire da oggi, lunedì 10 maggio 2020, le persone con mobilità ridotta, con patologie accertate e le persone con invalidità superiore al 65% potranno usufruire del “Bonus Taxi” del Comune di Milano. L’agevolazione consente di utilizzare il servizio di auto pubbliche per spostamenti mediante taxi o noleggio con conducente (NCC), con una copertura del 50% dell’importo della corsa e fino a massimo 20 euro. Il bonus taxi è destinato a cittadini in condizione di difficoltà economiche o a ridotta mobilità ed è disponibile per chi ne ha diritto previa registrazione sul sito del Comune di Milano fino al 30 giugno 2021, salvo proroghe, fatto comunque salvo l’esaurimento delle risorse. 

Perché il servizio sia utilizzabile è necessario che i tassisti scarichino sul proprio cellulare la app “BuoniviaggioMI”. Al momento di effettuare la corsa con agevolazione potranno scansionare la tessera sanitaria o inserire manualmente il codice fiscale del cittadino beneficiario e, a fine corsa, il costo del viaggio. 

Il sistema calcola automaticamente la quota in carico al cittadino che procederà al pagamento immediato (fino a un massimo di 20 euro) mentre la parte restante sarà accreditata direttamente al tassista dal Comune di Milano. Se l’importo della corsa è di 18 euro, il valore del buono è di 9 euro e la corsa costerà solo 9 euro al cittadino. Se l’importo della corsa è di 45 euro, a fronte di un valore massimo di 20 euro per ciascuna corsa, l’utente dovrà pagare 25 euro.

L’agevolazione è riservata ai cittadini residenti a Milano che dovranno pre-iscriversi al servizio attraverso la piattaforma disponibile sul sito del Comune di Milano, rilasciare i dati anagrafici e autocertificare la propria appartenenza alle categorie beneficiarie dell’agevolazione. Ricevono quindi una mail di attivazione e quando vorranno usare l’agevolazione sarà sufficiente mostrare la tessera sanitaria o il numero di codice fiscale al tassista.

Sono tre le categorie di beneficiari previsti:

  • le persone in stato di bisogno, con un ISEE inferiori o pari a 28mila euro, le persone disoccupate on in cassa integrazione;
  • le persone appartenenti a nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19, ovvero le persone nel cui nucleo vi sia almeno un componente che svolge attività lavorativa in uno dei settori contenuti in un apposito elenco;
  • le persone fisicamente impedite o comunque a modalità ridotta, con patologie accertate, anche accompagnate (invalidità pari o superiore al 65%, persone vulnerabili che devono evitare di esporsi a contatti con altre persone, persone che necessitano di terapie salvavita, quindi nella necessità di muoversi in sicurezza, velocità e condizioni di minor rischio per la salute)

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