Vaccini, le associazioni del legnanese chiedono procedure chiare ed efficaci

Procedure chiare, veloci, efficaci “e un reale dialogo e sinergia tra ATS e ASST” per garantire un’organizzazione adeguata della campagna vaccinale delle persone con disabilità, anche con il coinvolgimento dei Sindaci “ai quali chiediamo che si adoperino facendosi garanti e tutori della salute dei loro cittadini più fragili”.

Sono le richieste contenute in una lettera aperta inviata ai sindaci dei Comuni dell’Alto milanese e alle dirigenze di ATS Città metropolitana e ASST Ovest Milano dalle associazioni di volontariato di Legnano che si occupano di persone con disabilità assieme al Forum del Terzo Settore Alto Milanese e ad alcuni cittadini con disabilità.

“Sono ormai mesi che le persone con disabilità, i loro familiari e conviventi (ma anche i volontari che li assistono) aspettano di rientrare nel piano vaccinale, come promesso dal governo e garantito più volte da Regione Lombardia senza tuttavia a tutt’oggi passare dalle promesse ai fatti”, si legge nell’incipit della lettera.

Nonostante le gravi difficoltà che riscontrano quotidianamente, le persone con disabilità, i loro caregiver e familiari hanno atteso “con pazienza e nel rispetto delle regole”, che si attivassero con priorità le vaccinazioni anche per loro. “È giunta però l’ora di far sentire la voce delle persone con disabilità , lanciando un appello affinché non siano dimenticati o relegati in posizioni di secondaria importanza”, scrivono le sezioni legnanesi di  Anffas, Uildm, Aias, Uici, Aspi e Forum del terzo settore Alto Milanese.

È notizia di questi giorni, infatti, che Regione Lombardia avvierà dopo Pasqua le chiamate per le prenotazioni delle vaccinazioni contro il Covid-19 e le somministrazioni avranno inizio dal 15 aprile. “Il nostro accorato appello a tutti i sindaci e ai dirigenti preposti è quello di garantire che le promesse non vengano deluse ancora una volta e che finalmente le persone con disabilità e i loro familiari o conviventi abbiano la certezza di poter  iniziare a vivere la propria vita un po’ più serenamente dopo oltre un anno di quasi totale emarginazione -scrivono le associazioni-. Chiediamo che venga garantita una organizzazione adeguata, con la messa in campo di tutte le forze che ad ogni livello siano in grado raggiungere le persone con disabilità, anche e soprattutto coloro i quali non afferiscono a nessun servizio e che sono i primi a rischiare di essere esclusi dalla campagna vaccinale”.

Le sezioni dl Legnano di Anffas, Uildm, Aias, Uici, Aspi e Forum del terzo settore Alto Milanese hanno inoltre assicurato la propria collaborazione con le istituzioni regionali e locali anche  per agevolare le procedure di somministrazione trasportando le persone con disabilità presso le sedi vaccinali se sono in difficoltà a raggiungerle.

© foto: Medical photo created by freepik

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