Sono ancora tante le incertezze che attendono studenti, insegnanti, dirigenti e operatori scolastici a poche ore dall’inizio del nuovo anno scolastico che in Lombardia -come nella maggior parte delle regioni italiane- prenderà il via il 14 settembre. Le incognite legate alla diffusione del Covid 19 e i provvedimenti che verranno adottati per ridurre il contagio riguardano anche gli alunni e gli studenti con disabilità. E soprattutto la loro possibilità di partecipare alla vita della scuola in condizioni di parità con tutti i loro compagni di classe.
Nel corso dell’estate, i rappresentanti del Gruppo Scuola di LEDHA hanno partecipato al Tavolo permanente promosso dall’Ufficio scolastico regionale e ai sotto-tavoli tematici sulle modalità di ripresa delle attività didattiche nelle scuole in Lombardia per l’anno scolastico 2020-2021. I rappresentanti del Gruppo Scuola di LEDHA hanno scelto di partecipare a tutti i sette incontri in programma -e non solo a quello specificatamente dedicato alla disabilità- proprio per mettere in luce la trasversalità del tema. Quando si affronta il tema dell’inclusione scolastica non è possibile ragionare per ambiti e scomparti separati tra loro. Le esigenze specifiche degli alunni e degli studenti con disabilità, infatti, devono essere tenute in considerazione in tutti gli ambiti della vita scolastica: dall’organizzazione del personale scolastico a quella dei trasporti, dall’allestimento degli spazi alla scelta della tipologia degli arredi, dagli ordinamenti alla didattica.
Il Gruppo Scuola di LEDHA ha chiesto alle istituzioni che agli studenti con disabilità venga garantita la frequenza, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza. Inoltre, nel caso in cui le scuole scelgano di ricorrere alla didattica a distanza, è stato chiesto di dare priorità agli alunni con disabilità nella didattica in presenza. In particolare, ai bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e del neurosviluppo, che hanno sofferto più degli altri il confinamento tra le mura di casa durante la chiusura delle scuole.
Alle istituzioni è stata chiesta una particolare vigilanza affinché “le necessarie misure di distanziamento interpersonale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale non divengano alibi per un allontanamento degli alunni con disabilità dalla classe”. La richiesta del Gruppo Scuola di LEDHA è quella di privilegiare la progettazione di luoghi accessibili e luoghi fruibili a tutti (secondo i criteri dell’universal design), evitando il ricorso a luoghi riservato solo all’alunno con disabilità (come classi, aule e laboratori di sostegno).
Una terza richiesta riguarda la garanzia che, fin dal primo giorno di scuola, vengano assicurati all’alunno con disabilità tutti i sostegni (insegnante di sostegno, assistente educativo, assistente all'autonomia e alla comunicazione, assistente di base, trasporto) e le risorse necessari per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici indicati nel suo PEI. È inoltre necessario che venga data continuità tutte le figure di supporto all’alunno con disabilità (insegnanti di sostegno, assistenti di base, educatori, assistenti all’autonomia e alla comunicazione), affinché l’alunno non sia costretto a interrompere il proprio percorso scolastico. Si chiede poi di prestare massima attenzione a migliorare l’accessibilità degli ambienti scolastici (dagli spazi agli arredi, dalle attrezzature ai supporti didattici) e a favorire la comunicazione accessibile. Il documento, con tutte le richieste del Gruppo Scuola di LEDHA sono consultabili nel file in allegato.
“Ci auguriamo che tali strategie siano messe in atto e riescano a rinsaldare la rete di supporto per gli alunni con disabilità, soprattutto per quelli bisognosi di maggior sostegno, che le statistiche ci dicono numericamente in crescita esponenziale anche in Lombardia”, concludono i rappresentanti del Gruppo Scuola.