La Città Metropolitana continui a garantire i diritti

Non disperdere il "patrimonio di competenze" acquisito in questi anni. E fare in modo che, nel passaggio di competenze tra la Provincia di Milano e la nuova Città Metropolitana, "i diritti delle persone con disabilità vengano sempre garantiti". Lo scrivono Maria Villa Allegri, vice presidente di LEDHA e Marco Rasconi, presidente di LEDHAMilano, in una lettera alle istituzioni della neonata Città Metropolitana. I rappresentanti delle due associazioni ribadiscono inoltre la disponibilità "a essere parte di percorsi di analisi e studio per verificare se e quali interventi possano rendersi necessari per migliorarne sostenibilità ed efficacia".

Da diversi mesi, ormai, le associazioni delle persone con disabilità seguono (con preoccupazione) il passaggio di competenze dalle "vecchie" Province alle "nuove" Province e Città Metropolitana. Le vecchie Province, infatti, avevano competenze molto precise nell'ambito dell'inclusione scolastica. "Occorre che questi diritti vengano sempre garantiti", si legge nella lettera. Un'affermazione che riguarda in particolare i servizi a sostegno dell'inclusione scolastica per gli alunni con disabilità sensoriale (nelle scuole di ogni ordine e grado), il trasporto e l'assistenza educativa per gli studenti delle scuole superiori.

Inoltre le Province gestivano servizi di fondamentale importanza a sostegno dei processi di inclusione lavorativa. Ultima, ma non meno importante, la promozione di percorsi di formazione e aggiornamento per gli operatori sociali, tra cui molti attivi all'interno dei servizi per le persone con disabilità. "Come abbiamo più volte sottolineato, anche in occasione della nostra audizione presso la Commissione Istruttoria, è fondamentale che questo patrimonio di competenze non vada disperso", scrivono Villa Allegri e Rasconi.
In questi mesi LEDHA è intervenuta diverse volte per denunciare le difficoltà riscontrate dagli studenti con disabilità. A partire da un appello congiunto con FAND inviato a Regione Lombardia nel giugno 2014 in cui si chiedeva alla Giunta di assicurare ai bambini e ragazzi con disabilità la possibilità di tornare puntualmente sui banchi di scuola.

Nella lettera si auspica che Regione e Governo, ciascuno per le proprie competenze, procedano in tempi utili e certi nella definizione delle funzioni in materia di supporti al diritto allo studio delle persone con disabilità e nella destinazione delle risorse finanziarie per farvi fronte. "Nel frattempo, non possiamo che ribadirvi, come problematiche di carattere finanziario non possano far venire meno il dovere di garantire in modo adeguato i servizi esigibili necessari per il rispetto dei diritti fondamentali delle persone con disabilità", concludono Maria Villa Allegri e Marco Rasconi.

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