Dopo due anni di lavoro è arrivato a conclusione il progetto “Via libera?!” che ha studiato, implementato e applicato un metodo per mappare l’accessibilità dei percorsi pedonali del Municipio 9 di Milano alle persone con disabilità. L’obiettivo di “Via Libera?” è quello d definire un modello di intervento replicabile in altre zone di Milano e in altre città tramite tecnologie open source e il coinvolgimento attivo della cittadinanza, per far crescere una cultura condivisa dell’accessibilità come bene di tutti. Il progetto è stato promosso da Spazio Vita Niguarda, il Craba (Centro regionale per l'accessibilità e il benessere ambientale) di LEDHA, Ledha Milano, il Politecnico di Milano, Aus Niguarda e AMAT grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano.
Tutti i materiali e gli esiti progettuali di questa iniziativa sono stati pubblicati su un sito internet dedicato, realizzato dall'Istituto tecnico tecnologico di informatica “Sigmund Freud” di Milano nel corso di un progetto di alternanza “scuola-lavoro”. Durante i due anni di lavoro i volontari coinvolti nel progetto “Via libera?!” (soci delle associazioni coinvolte, volontari, semplici cittadini che abitano nei quartieri coinvolti) sono stati formati e hanno realizzato una serie di rilevazioni lungo le strade per individuare i percorsi accessibili e le eventuali criticità. La metodologia di mappatura è stata studiata in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Parallelamente, sono stati formati gli studenti di alcuni istituti tecnici di Milano (il liceo “Cremona”, l’Istituto tecnico industriale “Carlo Bazzi” e l’istituto informatico “Freud”) che sono stati coinvolti sia nella parte di mappatura dei percorsi sia nella fase di caricamento dei dati relativi ai parametri di accessibilità dei percorsi su “Open Street Map”. Una piattaforma simile a “Google Maps” ma, a differenza di quest’ultima, informazioni e contenuti vengono distribuiti con una licenza libera.
Attraverso il sito è possibile accedere agli strumenti necessari per visualizzare le aree mappate: Open Route Service e Mapillary.
Il primo funziona in modo molto simile a “Google Maps”: l’utente imposta il punto di partenza e il punto di arrivo, seleziona la carrozzina come mezzo di trasporto e il software calcola l’itinerario più adatto all’interno del territorio cittadino (quartieri Niguarda, Bicocca e parte di Isola) per cui sono stati inserite le informazioni relative all’accessibilità dei percorsi. Per acquisire ulteriori informazioni sul percorso, sfogliando una serie di foto in 3D dei marciapiedi e delle strade, è possibile invece utilizzare Mappillary per vedere le caratteristiche della strada, se ci sono strettoie, pendenze o altri ostacoli che possono limitare l’accessibilità alle persone con disabilità motoria o sensoriale.