Verso un DAMA a Mantova

Il 25 settembre presso Mantova sarà ufficialmente presentato il Progetto Delfino, un servizio, presso l'Azienda Ospedaliera Carlo Poma, di accoglienza medica e assistenziale dedicata ai 1600 cittadini con disabilità considerate gravi e gravissime..

Una corsia preferenziale dunque rivolta ai 1600 cittadini con disabilità considerate gravi e gravissime.. "Queste persone – informano i responsabili del progetto – molte delle quali hanno raggiunto l'età adulta, gravano dal punto di vista economico, logistico, gestionale ed emotivo sulle loro famiglia. L'obiettivo è allora quello di fare del 'Carlo Poma' un centro di riferimento per questa tipologia di utenti, in grado di offrire una risposta diagnostica e di orientamento terapeutico rapida ed efficace".

Il progetto Delfino si propone di "offrire un'accoglienza dedicata ai disabili con grave deficit comunicativo – aggiunge l'ospedale – severe patologie neuromuscolari o grave insufficienza d'organo. Si tratta di utenti con necessità particolari che, nell'accesso a una struttura sanitaria, hanno bisogno di percorsi dedicati e protetti, locali adeguati, presenza di accompagnatori durante l'intera permanenza in ospedale e tempi d'attesa ridotti".

Concretamente, il progetto Delfino metterà a disposizione un 'percorso protetto' per le persone con disabilità, nel quale l'ospedale lavorerà in collaborazione con la Asl e le associazioni di volontariato. In questo percorso ci sarà ad esempio l'attribuzione del codice rosso a tutte le persone con grave disabilitàche accederanno al pronto soccorso e verrà istituito un numero verde per la prenotazione di esami o visite specialistiche. Verrà formata a supporto del progetto un'intera equipe di medici, infermieri, ausiliari, volontari e personale amministrativo.

Tutti questi elementi organizzativi si ispirano in pieno al progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) realizzato dall'Azienda Ospedialiera San Paolo di Milano con LEDHA che per primo ha provato ad affrontare uno dei grandi problemi che assillano le famiglie: quello di garantire un accesso "facile" e "rispettoso" delle persone con disabilità in strutture ospedaliere in grado di offrire loro risposte rapide di diagnostica e di orientamento terapeutico. Il servizio all'Ospedale San Paolo avviato come sperimentazione è ora vera e propria unità operativa a disposizione delle persone con disabilità e, attraverso una rete di percorsi intraopsedalieri in grado di raggiungere tutti i reparti di cui il paziente con gravi disabilità gravi intellettive e motorie necessita.

I medici del DAMA di San Paolo hanno partecipato alla definizione del Progetto Delfino ed ora ne accolgono con orgoglio l'avvio. Il dottor Corona – medico dell'equipe DAMA – nel suo nuovo blog collegato al sito di DAMA (web.me.com/massimocorona/Sito ) vede nel progetto di Mantova "la prima iniziativa concreta in Regione Lombardia per la nascita di una rete" di servizi dedicati alle persone con disabilità e nel DAMA del San Paolo "un presupposto ideale per la nascita di un Network DAMA a livello Regionale e Nazionale".

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