Trasporto scolastico, la Città Metropolitana dispone il rimborso alle famiglie

Le famiglie degli studenti con disabilità che frequentano la scuola secondaria di secondo grado nel territorio della Città Metropolitana di Milano potranno presentare richiesta di rimborso per le spese eventualmente sostenute per garantire ai propri figli il servizio di trasporto. Lo ha stabilito la Città Metropolitana di Milano che lo scorso giugno ha pubblicato un decreto avente per oggetto: “Linee d’indirizzo per il rimborso ai Comuni e agli altri enti interessati degli importi eventualmente riconosciuti o da riconoscere per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità non finanziati dallo Stato e dalla Regione Lombardia nel periodo 1° gennaio 2016-30 giugno 2017 e nel periodo precedente”.

Il testo dispone la pubblicazione sul sito istituzionale dell’ente di “un avviso rivolto alle famiglie degli studenti con disabilità interessate a chiedere il contributo che nell’anno scolastico 2016/2017 hanno attivato direttamente il trasporto dei propri figli da casa a scuola e viceversa”. Gli studenti interessati sono quelli che nell’anno scolastico in oggetto hanno frequentato una scuola secondaria di secondo grado.

Questo provvedimento permette così di sanare una situazione di gravi disagi subiti da queste famiglie. Una situazione che rappresenta l’ultimo strascico dei profondi cambiamenti che hanno seguito la riorganizzazione degli enti territoriali con l’approvazione della legge Delrio.

Regione Lombardia ha infatti assunto a partire dall’anno scolastico 2017/2018 le funzioni relative dei servizi di trasporto e assistenza per l’autonomia mia e la comunicazione degli studenti con disabilità fisiche e sensoriali.  E ha ripartito (con la “Legge di semplificazione 2017”) lo svolgimento di tali funzioni tra i Comuni e gli enti del sistema sociosanitario.

Per quanto riguarda il trasporto, in base a quanto previsto dalla normativa regionale vigente, le famiglie degli studenti con disabilità che frequentano le scuole secondarie devono presentare domanda di attivazione del servizio all’istituto scolastico. Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) valuta la domanda e la trasmette al Comune che, a sua volta, presenta alla Regione richiesta di contributo. Inoltre, i Comuni provvedono al rimborso delle spese sostenute dalle famiglie che hanno effettuato autonomamente il servizio e che ne abbiano fatto esplicita richiesta.

In questo scenario, la Città Metropolitana di Milano non è stata in grado di rimborsare completamente gli ambiti territoriali per l’erogazione del servizio per gli anni 2015-2016-2017. Una situazione che ha creato gravi difficoltà anche alle famiglie che hanno dovuto farsi carico delle spese necessarie per garantire ai propri figli la frequenza scolastica. Inoltre nel 2017 Città Metropolitana non aveva nemmeno pubblicato il bando per dare alle famiglie la possibilità di chiedere il rimborso. “Con questo decreto ora dovrebbero sanarsi tutte le situazioni rimaste inevase –commenta l’avvocato Laura Abet del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità-. Siamo molto contenti per l’esito di questa vicenda”.

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