Mancano poche settimane al prossimo “Wheelchair Gp”, il gran premio su carrozzina elettrica nato nel 2015 e che quest’anno – per la prima volta – è aperto anche alle donne. L’appuntamento, anche per questa nuova edizione, è il circuito di Rozzano (Milano). Sponsor e partecipanti sono raddoppiati, ma anche l'attenzione mediatica è cresciuta moltissimo. E pensare che all'inizio è nato tutto da una scommessa tra amici.
Tutto è nato quasi per caso, dall’idea di Michele Sanguine e di un gruppo di amici discendere in strada e gareggiare. “Poi abbiamo pensato di prendere in affitto una pista di Kart e mi è venuto in mente di cercare qualche sponsor”, aggiunge Michele.
Sarà un gran premio in piena regola, con tanto di ragazze ombrellino, premiazioni e conferenza stampa. Come una vera gara di formula uno ci saranno le gare di qualificazione cronometrate al millesimo per stabilire la griglia di partenza. Il 1° luglio ci saraà la gara vera e propria. Con i sorpassi in curva e tutto il resto.
E proprio come nella Formula uno, si dibatte se a fare la differenza in gara siano le prestazioni della “vettura” o piuttosto l’abilità del pilota. “Chi ha la carrozzina più veloce è avvantaggiato – spiega Michele Sanguine – però conta anche la capacità di guidare ovviamente”.
Fabio Amenta, vincitore dello scorso gran premio, “è ancora il favorito. Ma quest'anno sarà più difficile, quindi è tutto aperto. Il circuito infatti è più lungo, non si gira più in un minuto e ce ne vogliono almeno cinque di più. Un altro papabile per la vittoria è Samuele Giampietro, terzo lo scorso anno. Ma anche Davide Lione, che ha sfiorato il podio nelle altre edizioni, sempre per una manciata di centesimi, è un pilota che promette filo da torcere. E non è detto che quest'anno non esca un nome nuovo” conclude Michele.