Strutture residenziali, sono cambiate le quote di compartecipazione. Ecco a cosa prestare attenzione

Lo scorso luglio il Comune di Milano ha modificato le fasce per la compartecipazione ai costi di tutte le tipologie di servizi residenziali per le persone con disabilità (residenze sanitarie, Css, comunità alloggio, micro-appartamenti) sulla base dell’Isee sociosanitario. L’intervento del Comune di Milano con delibera di Giunta numero 972 dell’11 luglio 2023 ha portato il numero delle fasce di reddito da dieci a undici e ha rimodulato gli importi delle quote di compartecipazione.

Per chi ha un Isee sociosanitario pari a zero e per chi supera i novemila euro non ci sono variazioni. Ci sono però alcune novità. La precedente fascia con Isee compresa tra seimila e novemila euro è stata divisa in questo modo:

  • per chi ha un Isee compreso tra cinquemila e settemila euro la quota di compartecipazione è di 735 euro,
  • per chi ha un Isee compreso tra settemila e novemila euro la quota di compartecipazione è di 945 euro.

Sono invece previste riduzioni della quota di compartecipazione per le tre fasce Isee più basse:

  • con Isee fino a mille euro il contributo passa da 315 a 210 euro;
  • con Isee tra mille e tremila euro si passa da 525 a 315 euro;
  • con Isee da tremila a cinquemila euro il contributo passa da 735 a 525 euro.
Le fasce per la compartecipazione al pagamento delle rette per le strutture residenziali come stabilite dalla delibera 972 dell’11 luglio 2023 dalla Giunta del Comune di Milano. Per ogni fascia viene indicata la nuova quota e il differenziale (se presente) con quella precedente

A fronte di questo cambiamento normativo Ledha Milano invita le persone residenti in queste strutture e i loro familiari a prestare attenzione alle comunicazioni (e ai rispettivi bollettini di pagamento) dell’Area residenzialità del Comune di Milano in cui si chiede il versamento della quota di compartecipazione dovuta. 

“Occorre prestare attenzione alla data di ricezione di questa comunicazione -spiega Roberto Morali, direttore di Ledha Milano- se è antecedente all’11 luglio 2023 valgono le ‘vecchie’ quote di compartecipazione. In caso contrario invitiamo le persone a verificare se quanto richiesto è stato effettivamente uniformato alle nuove quote fissate dalla delibera 972. È importante poter informare tutte le persone che abitano i servizi residenziali del Comune e per questo abbiamo preparato una scheda informativa che, rispondendo a semplici domande, dovrebbe aiutare tutti a capire se e come dover chiedere una rivalutazione della quota di compartecipazione”.

Se la compartecipazione richiesta fosse superiore rispetto a quanto stabilito, è necessario scrivere al Comune di Milano chiedendo la rivalutazione dell’importo di compartecipazione (abbiamo predisposto un modello fac-simile) allegando una copia dell’Isee sociosanitario in corso di validità. La comunicazione deve essere inviata via pec (posta elettronica certificata, ma solo se il mittente è in possesso di un indirizzo pec) o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. In alternativa la documentazione può essere consegnata direttamente all’ufficio protocollo del Comune di Milano.

Il Comune è tenuto a rispondere entro trenta giorni. Nel caso in cui non lo facesse o se rigettasse la richiesta è possibile rivolgersi al Centro Antidiscriminazione di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità.

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