“Pillole di dignità” un ciclo d’incontri al Teatro della Cooperativa di Milano

L’11 marzo 1924 nasceva a Venezia lo psichiatra Franco Basaglia. Ispiratore di un movimento culturale che ha portato all’approvazione di una legge di riforma della cura e della presa in carico delle persone con patologie psichiatriche (la legge 180 del 1978) culminata nella chiusura dei manicomi.

Per celebrare il centenario della nascita di Basaglia, il Teatro della Cooperativa di Milano porta in scena “Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute”, il celebre spettacolo di Marco Paolini che denuncia l’orrore del programma di eugenetica nazista “Aktion t4”: “Un testo straordinario con tutta una serie di rimandi strettamente legati alle problematiche riguardanti i temi della salute mentale”, scrive Renato Sarti, direttore artistico del Teatro della cooperativa che fino al 3 marzo porterà in scena lo spettacolo assieme all’attrice con disabilità Barbara Apuzzo.

Inoltre, in occasione delle repliche dello spettacolo, il Teatro della Cooperativa organizza “Pillole di dignità”, un ciclo di sette brevi incontri della durata massima di trenta minuti ciascuno per indagare e riflettere su temi legati alla disabilità e all’inclusione sociale in collaborazione con realtà del terzo settore milanese.

LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità e Ledha milano collaborano con il Teatro della Cooperativa per l’organizzazione di tre serate del ciclo di incontri. Domenica 25 durante l’incontro dal titolo “Disabilità: l’assistenza non basta” Marco Rasconi (direttore dell’agenzia per la vita indipendente “Fulvio Santagostini” di Ledha milano) e Lella Manzoni (consigliera di Ledha Milano e vice-presidente di Fondazione Idea Vita) rifletteranno sull’istituzionalizzazione e sul rischio che per “alcune persone” sia più importante rispondere ai bisogni assistenziali trascurando di conseguenza tutto il resto: aspirazioni, desideri e progetti di vita.

Martedì 27 febbraio è in programma “Non è solo una questione di parole”, un’occasione per ragionare attorno all’uso delle parole e su come il modo in cui “parliamo di disabilità” riflette il posto che riserviamo alle persone disabili nella nostra società: Matteo Schianchi, storico e ricercatore presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca dialoga con Ilaria Sesana, giornalista. Protagonista della serata di venerdì 1° marzo, dal titolo “Disabilità: una storia a parte?” sarà ancora Matteo Schianchi: una serata che volge lo sguardo al passato per comprendere meglio il presente delle persone con disabilità.

 

Gli altri incontri in programma sono “Mamma, dimmi che cos’è il desiderio” (domenica 24 febbraio) che prende ispirazione dal laboratorio “Amori fragili, amori negati” promosso dal Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza (Cnca), durante il quale sono emersi spunti di riflessione sui diritti delle persone con fragilità, in particolare per quanto riguarda quello alla sessualità e all’affettività. Su questi temi e su come superare il tabù del corpo imperfetto che vediamo solo come oggetto di cura e protezione si confronteranno Barbara Apuzzo, Giovanni Gaiera e Laura Spoldi del Cnca.

LGBTQIA+ e disabilità” è il titolo dell’incontro in programma il 28 febbraio durante il quale Barbara Apuzzo e Carlotta Serra, coordinatrice e operatrice sociale della cooperativa Lotta contro l’emarginazione riflettono sull’intersecarsi di queste due condizioni e sulle discriminazioni che ancora (spesso) comportano. Mentre giovedì 29 febbraio verrà proiettato il documentario “Non è amore questo”: un film sul desiderio nelle sue molteplici declinazioni, raccontato attraverso il ritratto di una persona. Infine, sabato 2 marzo è in programma “Disability Glam. La disabilità svelata” con la proiezione delle fotografie di Gianfranco Falcone, psicologo e attivista.

Le repliche di “Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute” (durata 70 minuti) sono in programma il martedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato alle ore 20. Il giovedì alle 19.30 e domenica alle ore 17. Per informazioni www.teatrodellacooperativa.it

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