FISH: “Decreto su inclusione scolastica da rigettare”

La Giunta FISH (Federazione italiana superamento dell’handicap) ha rigettato all’unanimità lo “Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, l’Atto del Governo (378) approdato all’esame delle Camere in questi giorni. Una decisione forte, che arriva dopo due anni di confronto – sul piano tecnico e politico – con il ministero dell’Istruzione.

“Siamo giunti persino a elaborare e presentare anche una specifica proposta di legge, concordandone correzioni e aggiustamenti con il Ministero stesso di ben altra qualità rispetto al papocchio che ora assume la veste di Atto del Governo – commenta Vincenzo Falabella, presidente di FISH -. Ma quando l’Esecutivo ha assunto la delega in forza della legge sulla Buona scuola, di quella apparente disponibilità al confronto si è persa la sostanza e il senso. Anzi, le istanze delle persone con disabilità sono state largamente ignorate se non contrastate”.

Le parole di Falabella, arrivano proprio alla conclusione della Giunta FISH. “Vediamo tradite le principali istanze del movimento delle persone con disabilità, mascherandole dietro dichiarazioni di intento. Ma declinandole in un nulla di davvero concreto, anzi tornando indietro rispetto anche alle minime garanzie attuali – aggiunge Vincenzo Falabella -. Temi come quelli della continuità scolastica, della garanzia di sostegno adeguato, della formazione dei docenti, della qualità scolastica, della corretta valutazione delle necessità e delle potenzialità degli alunni con disabilità, della programmazione sostenibile e congruente, della rivisitazione intelligente di ruoli, competenze, responsabilità sono tradite e, a tratti, irrise. In termini ancora più schietti: una presa in giro”.

E di fronte a tali gravi considerazioni, visto ed analizzato il testo dello schema di decreto, il Falabella ribadisce che “la FISH e le associazioni federate non potranno che avviare una mobilitazione e tutte le forme di protesta e di denuncia utili a rivedere profondamente questo testo da cui prendiamo con vigore le distanze come associazioni e come Cittadini.”

 

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