Continuare a far rete e “spendere” il nome di LEDHA

Nel marzo 2010, Milano è stata la prima provincia lombarda a dotarsi di un coordinamento territoriale “a marchio” LEDHA. Ha quindi sulle spalle già sei anni di attività sul territorio che permettono al presidente Marco Rasconi, di dare qualche indicazioni ai neonati coordinamenti territoriali (Como, Lodi, Monza e Brianza, Pavia)
“Due suggerimenti soprattutto: non avere paura di spendere il nome LEDHA e continuare a fare rete. Anzi, accrescere sempre più l’inclusione di altre realtà all’interno delle LEDHA territoriali”, spiega Rasconi.

I coordinamenti territoriali nascono da realtà già molto attive sui territori. “Devono continuare a fare il lavoro di rete che hanno sempre svolto in questi anni – sottolinea Rasconi -. Una rete che deve continuare a crescere, includendo nuove associazioni per essere il più possibile rappresentativi delle istanze del territorio”, commenta Rasconi.

Perché quanto più una realtà territoriale è forte e rappresentativa delle varie istanze del territorio, tanto più cresce il peso con gli interlocutori politici e istituzionali. “A Milano non abbiamo risolto tutti i problemi – spiega Marco Rasconi -. Ma il fatto di essere un’insieme di realtà riunite sotto il nome di LEDHA anziché singole associazioni ci ha dato maggiore forza. E ha permesso di portare a casa alcuni risultati anche importanti”.

Un punto di riferimento in tal senso è il lavoro svolto con la task force per Expo, che ha permesso di realizzare una serie di interventi per migliorare l’accessibilità di Milano per le persone con disabilità motoria. “La nostra città, come tutti i centri storici, presenta una serie di problemi che rendono molto complicato garantire un’accessibilità totale e per tutti – osserva Rasconi -. Ma lavorando in sinergia con le istituzioni abbiamo dimostrato che è possibile ottenere buoni risultati”. Risultati premiati anche a livello europeo con la vittoria del City Access Award 2016.

Punto di forza delle nuove realtà territoriali saranno anche le reti e le competenze che LEDHA ha sviluppato a livello regionale. “Penso al mondo della scuola, solo per fare un esempio tra i tanti – commenta Rasconi -. Il gruppo LEDHAscuola produce materiali, analisi, documenti. Una realtà preziosa, su cui le realtà territoriali possono fare affidamento”.

Nello specifico, Milano continuerà a lavorare sui progetti legati al dopo di noi e al diritto alla vita indipendente. Ovvero il “Centro progetto di vita” e “ProgettaMI”. Tenendo un occhio alle imminenti elezioni amministrative: “Ci stiamo confrontando con tutti i candidati sulle tematiche da affrontare, come abbiamo sempre fatto in passato – conclude Rasconi -. Ci auguriamo però di non dover ripartire da zero con la nuova amministrazione, a prescindere dal colore politico. I metodi di lavoro, nel passaggio da una giunta all’altra, possono cambiare. Ma le persone non possono sospendere i bisogni in attesa che la nuova amministrazione decida come ripartire”.

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