Assessorati inutili a Palazzo Marino?

In un precedente articolo abbiamo rivendicato il nostro ruolo di soggetto "politico" (non partitico) criticando duramente le affermazioni del Ministro Tremonti sulla non possibilità di un Paese come l'Italia di essere competitivo a causa dei suoi 2.700.000 "invalidi" esprimendo il nostro "NO" alle manovre, contemplate dalla finanziaria, sulla stretta ai riconoscimenti per l'assegno di assistenza che non colpisce affatto i "falsi" invalidi ma procura un notevole danno alle persone con disabilità intellettiva e cognitiva medio grave.

Oggi crediamo sia doveroso prendere posizioni riguardo ad un articolo pubblicato su La Repubblica di Milano in cui si parla dell'Assessorato alla Salute, con delega alla disabilità, come di un Assessorato inutile ed in cui si sprecano soldi non in favore della cittadinanza.
LEDHA, con l'indipendenza che ha sempre contraddistinto le sue posizioni, vuole invece esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dall'Assessore Landi Di Chiavenna e dal suo Staff.
Con l'Assessorato alla Salute in questi anni siamo riusciti finalmente ad avviare un confronto serio e rispettoso dei reciproci ruoli ed affrontare vari aspetti che riguardano la vita quotidiana delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Una cosa particolarmente importante è da questo confronto si sono aperte possibilità di spazi di sperimentazione che da anni immemori in Comune erano stati praticamente cancellati. Dalla Residenzialità (Appartamenti protetti, piccole comunità) alla Vita indipendente, sul cui prossimo bando stiamo lavorando insieme per renderlo effettivamente corrispondente a quanto previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, fino all'apertura di un serio confronto su un tema difficile come quello sulla compartecipazione alla spesa su cui speriamo di raggiungere un risultato serio che tenga conto di tutte le problematicità esistenti ed alla realizzazione di un Osservatorio sull'accessibilità in previsione anche di Expo 2015.
Tutto questo non vuol dire che LEDHA e l'Assessorato alla salute si trovino sempre d'accordo sulle rispettive proposte o iniziative, ma che si è creato un modello di rapporto e di risultati ottenuti che ci possono senz'altro portare ad affermare che la definizione dell'Assessorato alla Salute come un Assessorato inutile è non solo ingeneroso, ma non rispondente alla realtà che quotidianamente le Associazioni che tutelano i diritti delle persone con disabilità vivono in prima linea in un confronto dialettico con l'assessorato.

LEDHA coglie l'occasione per rilanciare una richiesta già resa nota all'Amministrazione Comunale di prevedere un rafforzamento delle competenze dell'Assessorato facendo in modo che possa gestire l'insieme degli interventi di natura sociale in favore delle persone con disabilità, oggi ancora frammentati, come ad esempio la gestione degli assistenti educativi nella scuole il sostegno all'inserimento lavorativo delle persone con disabilità ed infine gli interventi rivolti alle persone con disabilità che diventano anziane. Una iniziativa di carattere organizzativo che avrebbe positive ripercussioni nella vita delle persone con disabilità della nostra città che vedrebbero, almeno a livello comunale, un unico punto di riferimento per le diverse fasi e necessità della vita.
Oggi non è più possibile parlare ed affrontare il tema della disabilità solo come questione assistenziale o peggio, come fatto dal Ministro Tremonti, come un problema di costi. Oggi, dopo l'approvazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, si deve riconoscere che la risposta alle esigenze dei cittadini con disabilità è prima di tutto il riconoscimento dei diritti di piena partecipazione alla vita sociale. Su questa strada Milano ha compiuto qualche passo in avanti anche grazie al lavoro dell'Assessorato alla Salute ed alla Disabilità.

Marco Rasconi, presidente LEDHA Milano

Fulvio santagostini, presidente LEDHA

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