Al via il progetto “Prossimità possibile”

In occasione dell’adeguamento del proprio statuto alla normativa del Codice del Terzo Settore, lo scorso ottobre Ledha Milano ha voluto estendere il proprio campo di azione alla Città Metropolitana di Milano. Una decisione che permetterà a Ledha Milano di ampliare la sua base associativa e, al tempo stesso, di dare una voce più forte in tutte le battaglie e proposte che le associazioni del territorio metropolitano porteranno avanti. “Ledha Milano vuole raggiungere tutte le persone con disabilità e i loro familiari che vivono nell’area della Città Metropolitana, ma da sola non ce la può fare: per questo è fondamentale creare legami con le altre associazioni già attive. Intervenendo in particolare su quei territori in cui la presenza delle realtà associative è più debole e dove le persone con disabilità faticano a trovare risposte ai loro bisogni”, spiega il presidente di Ledha Milano, Enrico Mantegazza.

Un primo passo in questo senso è rappresentato dal progetto “Prossimità possibile”  che, spiega ancora Mantegazza, “permetterà a Ledha Milano di creare legami più forti con le associazioni attive sui territori limitrofi al Comune. Nel corso dei nostri dieci anni di attività, con alcune di queste realtà avevamo già avuto delle relazioni, più o meno regolari, ma che adesso vogliamo mettere a sistema”. Le associazioni partner coinvolte nel progetto con Ledha Milano come capofila sono Anffas Nord Milano; AGHEA Odv Ass. di comunità per i Comuni a Sud del capoluogo; “Porte sempre aperte” per l’Ovest Milanese nei territori di Rho e Garbagnate; “Aias Milano” per i Comuni della zona Est, “Anffas Legnano” per il distretto di Legnano e l’Alto milanese.

L’esigenza di creare una rete solida e favorire lo scambio di buone pratiche è tanto più importante in questo momento in cui l’emergenza sanitaria causata dal Covid 19 ha evidenziato le zone di sofferenza del tessuto sociale della Città Metropolitana. “Per questo motivo è fondamentale mettere in rete le risorse non solo in termini di conoscenza, competenza ed esperienza. Ma anche in termini di visione strategica e pianificazione sociale -spiega Roberto Morali, direttore di Ledha Milano-. La possibilità di poter incontrare con regolarità i rappresentanti delle altre associazioni attive sul territorio metropolitano, condividendo bisogni e criticità del proprio territorio, permette di sviluppare pensieri e azioni condivise. Consolidando una rete che oggi è basata su contatti informali ed estemporanei”.

Il progetto, che si concluderà nel dicembre 2021, si articola in diverse fasi. La prima consiste nello strutturare le relazioni tra gli attori del progetto, attraverso la creazione di un rapporto costante che aumenti la “densità” delle relazioni stesse per conoscersi, individuare i bisogni ricorrenti dei territori e definire le azioni strategiche da mettere in atto.  Una delle prime azioni che verrà messa in campo sarà una mappatura dei territori, per capire quali sono i servizi attivi e dove, invece, c’è una carenza a cui occorre dare risposta.

Il progetto prevede anche la mappatura dei “Punti di prossimità” esistenti (quelli attivati all’interno del progetto “Oltre il sostegno”) e la creazione di nuovi, dove necessari. “I punti di prossimità sono uno dei cardini di questo progetto -spiega Roberto Morali- sono punti di riferimento per le persone con disabilità e le loro famiglie che qui possono trovare volontari, avvocati e altre figure specializzate per avere supporto e informazioni su temi come i progetti di vita indipendente e la legge 112 sul ‘Dopo di noi’”.

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